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Dispositivi POS: modelli e funzionalità

Dispositivi POS: modelli e funzionalità

Pubblicazione: 1 febbraio 2018 • Tempo di lettura: 6 minuti

Il dispositivo POS permette di migliorare e ampliare le possibilità di pagamento in esercizi fisici e, oggi, anche in attività itineranti; letteralmente “punto di vendita” (dall’inglese Point Of Sale), si tratta di un’apparecchiatura usata in tutto il mondo che permette di accettare pagamenti con carte di credito, bancomat e, più di recente, anche smartphone, facendoli confluire direttamente su un conto corrente bancario.

Al di là dei reali vantaggi per un’attività commerciale di qualsiasi genere, in termini di praticità e di incremento delle entrate, per molte categorie di lavoratori è diventato da tempo obbligatorio disporre di questo dispositivo per permettere pagamenti e micropagamenti di beni e servizi. In caso contrario si rischiano sanzioni.

I dispositivi sul mercato

I POS che si trovano sul mercato sono diversi, ognuno dei quali sfrutta particolari tecnologie e si adatta meglio a determinate situazioni. Una scelta corretta e consapevole del POS più adatto a una determinata attività aiuta senz’altro nella gestione dei pagamenti elettronici e facilita non poco il lavoro di chi intende offrire ai propri clienti modalità di pagamento alternative ai contanti. Ma per capire e valutare quale sia il POS più idoneo, occorre prima conoscerli al meglio nello specifico.

1. POS tradizionali

Un primo gruppo è quello dei POS tradizionali, che uniscono le esperienze e l’affidabilità di queste apparecchiature alle più recenti innovazioni, come nel caso della tecnologia contactless (ormai presente in tutti i tipi di POS), il metodo di pagamento che non necessita di strisciare la carta o inserirla nel dispositivo per la digitazione del pin (si pensi che nel 2017 c’è stato un incremento del 700% rispetto all’anno precedente), ma che si basa sul semplice avvicinamento di questa al POS.

POS GPRS

È la soluzione ottimale per chi svolge un’attività commerciale in movimento e per questo ha bisogno di accettare pagamenti ovunque si trovi: liberi professionisti, venditori itineranti, piccole attività commerciali che possono offrire servizi a domicilio senza la preoccupazione di avere con sé eventuali resti e contanti.

Grazie alla scheda SIM in dotazioneil POS si collega automaticamente alla rete che ha il segnale migliore per garantire un collegamento stabile e veloce in ogni luogo. Tuttavia, se ci si trova in zone in cui la connessione è assente, il dispositivo non potrà effettuare la transazione. La lunga durata della batteria, invece, permette di usare questo tipo di POS per molto tempo senza doverlo ricaricare.

POS Fisso

È il POS tradizionale, ideale per chi deve accettare pagamenti da una postazione fissa come nel caso di attività commerciali con banco, dove non è richiesta alcun tipo di mobilità.

È collegato direttamente alla rete telefonica e a quella elettrica con un cavo Ethernet e quindi difficilmente crea problemi per le transazioni.

POS Cordless

Si tratta di un POS senza fili, ottimale per coloro che hanno bisogno di poca mobilità: è un dispositivo, infatti, che può essere usato nel raggio di qualche metro dalla base.

Il funzionamento è analogo a quello di un telefono cordless: è dotato di una base (collegata alla rete telefonica con un cavo) staccata dal dispositivo, il quale può essere usato, quindi, senza avere l’ingombro dei fili.

POS Cordless Wi-Fi

È un POS senza fili che si collega direttamente alla rete Wi-Fi dell’attività e per questo ha il vantaggio di poter essere usato in grandi spazi, anche molto distanti dalla linea telefonica (come un banco secondario, il tavolo di un ristorante o la camera di un albergo).

L’unico requisito richiesto per un funzionamento ottimale è una buona ricezione del segnale Wi-Fi. Qualora questo non possa essere garantito, la prestazione del dispositivo ne risulterebbe penalizzata.

POS Gem

Questo POS si collega sia alla rete telefonica fissa sia a quella mobile e, per questo, garantisce la massima funzionalità dell’apparecchiatura. Se, infatti, una delle due linee non dovesse funzionare correttamente, l’altra sopperisce alla carenza e permette ugualmente le transazioni.

2. POS Mobile

Un secondo gruppo di POS reperibili sul mercato sono i nuovi POS Mobile o mPOS, “punti vendita mobili” (dall’inglese Mobile Point of Sale). Si tratta di piccoli dispositivi che, collegati via cavo o Bluetooth a uno smartphone o a un tablet con sistema iOS o Android, permettono pagamenti elettronici con carte di credito e bancomat: al momento della transazione i dati della carta vengono letti dal dispositivo, inviati poi allo smartphone/tablet dotato di un’apposita app gratuita e, infine, all’azienda che offre il servizio. È ovvio che per il corretto funzionamento è necessario che lo smartphone/tablet e il terminale siano sempre carichi e dispongano di un’ottima connessione dati; la velocità della transazione, infatti, è certamente influenzata da quella della connessione del dispositivo.

Poiché si tratta di dispositivi wireless, sono utili soprattutto per coloro che necessitano di ricevere pagamenti in mobilità in qualsiasi momento.

POS tradizionali e mPOS a confronto

Al momento della scelta del terminale per i pagamenti elettronici, è opportuno avere un quadro completo dell’intero panorama, dato dal confronto fra le diverse tipologie. Gli aspetti che incidono nella scelta del POS, infatti, sono molti, anche se alcuni sono obiettivamente più importanti di altri: sicuramente la comodità di un piccolo dispositivo mobile, per esempio, non avrà lo stesso peso della sicurezza delle transazioni e delle funzionalità offerte.

Preso atto di ciò, i punti più significativi da prendere in esame sono relativi a diversi aspetti:

  • Durata delle batterie: generalmente un POS tradizionale gode di un’autonomia maggiore rispetto a un mPOS.
  • Rapidità nella connessione ed esecuzione della transazione: i POS tradizionali risultano i più veloci.
  • Stampa di una ricevuta: tutti i POS tradizionali permettono di stamparla, mentre non tutti i POS mobile consentono questa funzionalità. Fra coloro che la rilasciano c’è chi le invia per e-mail o per sms.
  • Accettazione di più circuiti di pagamento: dipende dalla scelta delle singole banche per i dispositivi tradizionali o delle aziende per quelli mPOS. Tuttavia, si può dire con certezza che i POS tradizionali accettano un più ampio spettro di circuiti di pagamento
  • Sicurezza: tutti i dispositivi, tradizionali e mobili, devono essere obbligatoriamente certificati PCI Compliant, lo standard di sicurezza del mondo dei pagamenti elettronici che indica i requisiti con cui devono essere manipolati i dati delle carte. Tuttavia, chi è alla ricerca della massima sicurezza è più facile che si affidi ai dispositivi tradizionali, perché si collegano direttamente ai servizi bancari senza passare per terze parti (lo smartphone o il tablet) potenzialmente attaccabili da virus o malware, e perché la loro affidabilità è confermata da un decennale uso che si protrae negli anni senza alcun problema.
  • Controllo della propria attività: monitorare l’andamento dei propri affari è possibile in entrambi i casi, non solo grazie alle app degli mPOS. Infatti, anche grazie ai servizi online offerti delle banche, si può sempre avere uno sguardo reale sulle transazioni, oltre a possibili servizi aggiuntivi. Anche Axerve, per esempio, offre ai propri clienti una dashboard apposita per questo.
  • Assistenza tecnica: è a discrezione delle banche o delle aziende. Potenzialmente i POS da offrire potrebbero essere gli stessi per tutte le banche e tutte le aziende: la vera differenza, infatti, sta nella scelta della qualità del supporto tecnico e nelle funzionalità per le quali questi terminali vengono predisposti. Non solo, è determinante anche l’effettiva esistenza di un team di tecnici, consulenti e professionisti che possano intervenire ogni qual volta ce ne sia bisogno.
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